Cena nel buio, un viaggio dentro te stesso
Si può viaggiare senza vedere nulla? Si possono provare emozioni uniche seduti ad un tavolo? Sì. In questo articolo vi raccontiamo la nostra cena nel buio, curiosi?
I 5 sensi e come li usiamo davvero
Al giorno d’oggi siamo fin troppo abituati a comunicare con le immagini, pensiamo ai social, alla TV…ma cosa succede quando alla vista viene chiesto di farsi da parte? Siamo in grado di riconoscere un film o un attore ascoltando una clip audio? Riconosciamo un oggetto soltanto toccandolo attentamente con le mani? Riusciamo a capire cosa stiamo mangiando senza averlo letto sul menu, affidandoci solo alle nostre papille gustative?
La risposta è forse, con un pizzico di dubbio.
Possiamo essere più o meno bravi in ognuna di queste “prove”, ma la verità è che ognuno sente in modo diverso! Quando manca la vista tutti gli altri sensi si risvegliano dal letargo in cui li abbiamo inconsciamente parcheggiati e ci sentiamo diversi, più protagonisti, torniamo ad essere parte attiva dell’attimo che stiamo vivendo, strano no?
La nostra esperienza di Cena Nel Buio
Il nostro viaggio nel buio ha un nome: Gerry Longo. L’ideatore di questa esperienza ne è anche l’anima ed è stato, insieme a Paolo, i nostri occhi durante tutto il percorso. Attraversata la doppia tenda nera siamo stati inghiottiti da un buio primordiale, minuziosamente ricostruito all’interno di una delle sale del ristorante, ed è stata dura abituarsi!
Gerry ci ha accompagnato al nostro tavolo e ci ha fatto individuare le sedie tastandole con le mani. Non appena ci ha raggiunto la coppia sconosciuta che ha viaggiato con noi, ci ha illustrato come era apparecchiata la tavola per permetterci di trovare posate, bicchieri e bottiglie senza distruggere tutto.
Vi siete mai versati del vino al buio? Ecco, non è tra le cose più semplici, ma stranamente.. se si chiudono gli occhi e si apre la mente, ci si riesce davvero anche se con qualche difficoltà!
Tra una portata e l’altra del nostro menu sconosciuto, che ci siamo divertiti ad indovinare cosa avessimo nel piatto toccando con le mani, assaggiando e odorando il cibo. Durante le pause abbiamo testato tatto, gusto, olfatto e udito/ascolto con delle piccole prove a cui Gerry ci ha sottoposto.
Cosa si prova quando si è avvolti nel buio?
La domanda che ci hanno fatto tutti è stata: che sensazioni avete provato stando tutta la cena nel buio completo?
Da piccola – e anche da adolescente, lo ammetto – ho sempre avuto un certo timore del buio. Ma questo buio è stato diverso, è stato accogliente e ricco di aspettattive e curiosità. La realtà è che inizialmente ci siamo sentiti un po’ a disagio, non sapevamo esattamente com’era il luogo dove ci trovavamo e non conoscevamo i nostri commensali. Poi, piano piano, ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo messi alla prova superando lo scetticismo dei primi attimi e divertendoci. Alla fine possiamo anche affermare che quasi ci dispiaceva tornare alla luce! La cosa complessa, oltre al mangiare e bere al buio, è riuscire a comunicare con le persone quando manca il contatto visivo, senza dover alzare la voce, capire se dall’altra parte c’è ascolto o meno e instaurare un equilibrio con chi ci sta intorno.
Ma non vi vogliamo svelare troppo! In fondo, un’esperienza come questa, è molto soggettiva. Non ci resta che incoraggiarvi a cenare nel buio, siamo curiosi di conoscere le vostre sensazioni dopo che le avrete provate sulla vostra pelle!