Bomarzo e l’incredibile parco dei mostri
Nel cuore della Tuscia, non lontano da Viterbo, sorge un bosco sacro dove le rocce assumono fattezze mostruose e incantevoli allo stesso tempo. Il parco dei mostri di Bomarzo è un affascinante spazio verde che fa innamorare grandi e piccini.
Ci siamo stati per la prima volta da giovanissimi, con i nostri genitori, e abbiamo voluto ripetere l’esperienza da grandi, insieme. Dobbiamo ammettere che le sensazioni sono state nettamente diverse, oggi tutto è più a “misura d’uomo”, ma visto con gli occhi di un bambino è decisamente un mondo parallelo! È pur vero però che, visitandolo da adulti, il parco riesce comunque a tirare fuori il bambino che è in te con la voglia di giocare con le sculture lungo il percorso!
Come raggiungere Bomarzo e il parco dei mostri
Per raggiungere il parco in auto basterà raggiungere l’omonima località di Bomarzo in provincia di Viterbo. Percorrendo l’autostrada del sole A1 potrete uscire a Orte o ad Attigliano per poi seguire le numerose indicazioni per il Bosco Sacro. Vi sconsigliamo di avventurarsi con i mezzi pubblici, perché nessuno porta abbastanza vicino.
Costo del biglietto e curiosità
Il biglietto intero ha un costo di 13 euro per adulti e ragazzi oltre i 13 anni. I bambini fino ai 4 anni entrano gratis e i bambini tra i 4 e i 13 anni pagano 8 euro. Il parco non è gigantesco, ma prendetevi almeno un paio d’ore per girarlo con calma e scoprirne ogni angolo, soprattutto se andrete con dei bambini che correranno da tutte le parti per esplorare il posto! Il parco fu voluto da Vicino Orsini che nel 1547 lo fece costruire per la moglie Giulia Farnese. Nascoste nel parco ci sono, oltre alle sculture, anche curiose frasi nascoste tra la vegetazione
“Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende venite qua, dove son facce horrende, elefanti, leoni, orchi et draghi”
Le affascinanti mostruosità del bosco sacro
Arrivati alla biglietteria del parco vi verrà consegnata una mappa del bosco con segnalata la posizione ed il nome di ciascun mostro. Cercate di seguirla per non mancarne nessuna! Poiché girerete in autonomia senza il supporto di una guida che vi racconterà qualcosa in più vi lasciamo qui qualche curiosità sulle sculture e sui luoghi secondo noi più divertenti e interessanti. Iniziamo il nostro giro!
Proteo e Glauco
La prima parte del percorso è in una zona isolata alla sinistra dell’ingresso, ma regala subito forti emozioni con la prima mostruosa scultura: Proteo e Glauco, il pescatore trasformatosi in un Dio marino dopo aver mangiato un’erba dai poteri magici.
La casa pendente
Ad un certo punto, dopo una lunga stradina colma di sculture, arriverete ad una casetta apparentemente anonima al primo incontro, ma poi noterete che è tutta inclinata da un lato, quasi fosse in pessime condizioni.. Ma è dentro il vero divertimento! Infatti, non appena varcherete la soglia, vi sentirete ubriachi senza aver bevuto alcool e non riuscirete a camminare dritto a causa del pavimento non perpendicolare alle pareti.. se sarete in presenza di bambini, il loro non avere filtri renderà il tutto ancor più esilarante!!
L’orco e l’ingresso per l’inferno
Questa scultura è forse la più famosa del parco e l’avete sicuramente già vista almeno in foto. Sull’enorme bocca aperta c’è la scritta “Ogni pensiero vola”, si dice però che in origine fosse “ lasciate ogni pensiero voi che entrate” che ricorda chiaramente la celebre frase dell’inferno dantesco. La breve scalinata di pietra che porta dentro al faccione dell’Orco simboleggia proprio l’ingresso dell’inferno e l’acustica distorta dell’interno calca ancor di più l’aspetto mostruoso.
Le piazze del Bosco Sacro di Bomarzo
Nel parco ci sono un paio di piazze degne di nota in cui si concentrano una moltitudine di sculture pazzesche. Nella prima piazza che si incontra lungo il percorso, subito dopo il gigantesco Ercole, c’è una fontana con Pegaso al centro e tutt’intorno ci sono la Tartaruga, l’Orca e le Grazie. La seconda piazza accoglie il gruppo più ricco del bosco sacro. Qui troverete da un lato l’Elefante con cui Annibale sconfisse le legioni romane, il leggendario Drago Alato che combatte con altri animali; dall’altro lato Cerere e l’imponente Nettuno.
Prima di andare via potreste fare un salto anche a Bomarzo paese, magari per una passeggiata e per mangiare un boccone senza troppe pretese.
Avete visitato il parco dei mostri di Bomarzo? Vi è piaciuto?
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